Il nano pelato chiude al dialogo dopo che è stato toccato di nuovo il suo nervo più scoperto, il vero motivo per il quale è entrato in politica, vale a dire la “giustizia”. Metto il sostantivo fra virgolette perchè Giustizia vorrebbe che chi ruba, evade il fisco, corrompe giudici, corrompe testimoni e così via, vada in galera, o per lo meno venga processato e che, se si propone per incarichi pubblici, ogni cosa dica o non dica durante i processi, venga messo al vaglio strettissimo della pubblica opinione. Per esempio, vi immaginate voi uno dei candidati presidenti degli Stati Uniti che, durante il processo ad un loro sodale (indagato per mafia e già condannato in primo grado a 11 di reclusione) si possa permettere di avvalersi della facoltà di non rispondere quando gli viene chiesto conto della propria fortuna economica?
Questo basterebbe e avanzerebbe non per stroncare un carriera politica, ma per impedire perfino che cominci. I democratici ed i repubblicani, prima di trovarsi un cavallo azzoppato da uno scandalo nel pieno dello sprint elettorale, gli fanno abbondanti radiografie e vanno a scavare a fondo nel passato.
Walter, dopo una iniziale apertura, si trova costretto, anche per la scarsa popolarità di cui sta godendo in questo momento, a mettere “serenamente e pacatamente” un po’ di puntini sulle i, e proprio sui temi che a Silvio B. fanno saltare i nervi. Detto fatto, il nano ha detto che il dialogo è chiuso, perchè per uno abituato a platee adoranti e fedeli servi e yesman che lo circondano o lo intervistano, il concetto di dialogo si esaurisce all’annuire.
O sei d’accordo con lui o hai torto (e sei ridicolo, invidioso, comunista, forcaiolo… bla, bla….)
Purtroppo, come ho già scritto in questo spazio, la maggior parte degli italiani è come lui.