Berlusconi, nel suo precedente mandato, baciando goffamente le terga di G.W.Bush si sperticava in lodi sulla democrazia americana, esempio di libertà e di coraggio.
Nella democrazia americana un membro del Congresso può definire Bush e Cheney criminali di guerra, suscitando un vespaio di polemiche si, ma sul merito della vicenda, non certo per il fatto che dicendo una cosa del genere si “delegittima” il capo della nazione.
Travaglio è stato linciato di recente per aver detto da Fazio che Schifani era un frequentatore di mafiosi, per altro nemmeno di piccola taglia, con i quali ha intrattenuto rapporti di affari. Niente di illecito, dal punto di vista penale, certo discutibile sul piano etico, per l’altissimo ruolo istituzionale ricoperto.
Negli USA, dove c’e’ questa democrazia e questa libertà di cui tanto si riempie la bocca la destra italiana, Obama e McCain stanno chiudendo la campagna elettorale senza esclusione di colpi, rinfacciandosi perfino frequentazioni ben meno imbarazzanti di Mangano o Mandalà.
Taciamo sulla differenza di approccio che ci fu fra Clinton costretto a spiegare in televisione le sue fellazioni extraconiugali e Berlusconi che dopo essere stato pizzicato a raccomandare attricette al direttore della TV pubblica, anzichòè sprofondare nel rossore e nascondersi, ha detto che le intercettazioni telefoniche sono una barbarie.
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