Una tizia in Giappone è stata arresta (per davvero) dopo che ha ucciso (per finta) il suo marito virtuale in un role play, dopo che questi aveva divorziato da lei. L’omicidio è avvenuto cancellando dal gioco il personaggio creato dal suo marito virutale dopo aver saputo da lui user name e password.
L’azione, paragonata ad un attacco di hacking (in effeti lo è, molto raramente gli accessi illegali arrivano per violazioni brute force ma più spesso nel ricavare la password da qualche ingenuità degli utenti, tipo darla a terzi) è stata sanzionata con la galera. Ma non per gioco.