Attenzione il post che segue contiene un sacco di spoiler.
Mentre scorrevano i titoli di coda dell’ultimo Star Wars mi sono riecheggiate in testa le parole di Lucas a proposito del film definito “vintage” e sull’amarezza nell’aver “venduto il figlio agli schiavisti”.
Il film è dall’inizio alla fine un costante deja-vu.
Parte con un droide che sfidando il deserto e i predoni deve sfuggire alla cattura per portare un importante messaggio alla Resistenza. Viene trovato da una guerriera ninja che, per colmo delle sfighe, è pure figa come una modella di intimo.
Nel frattempo dentro il fratello maggiore della Morte Nera un tizio squilibrato e vestito di nero in onore del nonno (Darth Vader) si fa plagiare da un bruttone cattivissimo che lo indottrina al lato oscuro della forza. Questo guerriero nero è nipote di Vader in quanto figlio di Han Solo e Leia. E quindi vai di strazianti filosofeggiamenti nel rapporto padre\figlio lato luminoso\lato oscuro, dove questa volta il tizio squilibrato e vestito di nero è quello giovane.
Per somma di coincidenze (ma sicuro c’entra la Forza, che è una sorta di deus ex machina per risolvere questioni di casualità che nemmeno il Superenalotto) nel pianeta dove il droide trova la guerriera ninjia (che sbarca il lunario raccattando rottami) c’e’ pure il Millennium Falco, che viene usato dalla medesima per sfuggire alle truppe ex imperiali, ora Ordine Nuovo (non si capisce per altro come sia possibile che dopo soli 40 anni quelli che hanno subito una sconfitta capitale siano ancora più numerosi, attrezzati, incazzati e organizzati, mentre la resistenza siano sempre quattro scappati di casa con pezze al culo…. ma vabbeh).
Il fratello maggiore della Morte Nera, per non perdere il vizio, distrugge un pianeta.
La resistenza riesce a trovare un punto debole nel pianeta distruttore e con un risolutivo colpo finale del miglior pilota della resistenza, lo fa esplodere.
Dulcis in fundo, la guerriera ninjia del pianeta remoto si scopre abbia la forza copiosa che scorre dentro di se e, alla fine del film, va a trovare Luke su un pianeta sperduto, dove si narra fosse andato a cercare il primo tempio jedi. Sono pronto a scommettere che tutta questa forza ha origine paterna…
Lucas si lamentava del fatto che quando lui fece la prima trilogia in ogni film cercava di spaginare. Paesaggi nuovi, astronavi nuove, cose nuove. Qui invece è tutto già visto, tutto sa di stantio.
L’unico colpo di teatro l’uccisione di Han Solo da parte del figlio oscurato (che venne addestrato da Luke ma poi gli si rivoltò contro, attratto dal lato oscuro).
Peccato davvero.