Non vorrei mai più sentir parlare di primarie come di uno strumento “in discussione” o “opzionale”.
L’esito elettorale che si sta prospettando dimostra chiaramente che se si lasciano gli elettori liberi di scegliere, per la forza della democrazia, scelgono bene e comunque sempre meglio dei capi di partito che seguono delle loro logiche diverse da quelle delle persone.
Sarei cento volte contento per Cacciari che ci aveva spiegato dall’alto della sua intelligenza e della sua cultura che a Milano la sinistra aveva sbagliato tutto, che doveva allearsi con Casini e Fini per avere qualche chance di vincere e che così dovrà andare a Canossa al ballottaggio da inseguitrice ed elemosinare i voti di Casini che invece con un accordo più ampio, senza un candidato di Vendola, avrebbe messo in campo da subito.
Io non sono uno di quelli che pensa che il suffragio sia sempre il sistema migliore e Berlusconi ne è l’esempio vivente. Certo che fra il suffragio e Cacciari (D’Alema, Veltroni…) che mi spiega le sue tattiche elettorali non c’e’ proprio partia.