… dai fondali di merd.. ehm… lavoro dentro cui mi sono inabissato. Recentemente $azienda mi ha cambiato (per l’ennesima volta) incarico, facendomi spostare da un gruppo ad un altro per tamponare la solita falla e scrivere il solito codice a cazzo di cane per fare in fretta, in fretta, in fretta!
Allora ho dovuto mettere al bando le distrazioni, compreso scrivere ogni tanto qualche riga su questo blog. Considerando quanto pochi siano i lettori, credo che nessuno si sia accorto della mancanza 🙂
Ad adiuvandum ieri mattina mi si è rotta la moto (porc@s#sd@*s!).
Tutto questo per dire che sto sperimentando un metodo per rimanere concentrato mentre lavoro che si chiama timeboxing. Questo “box” ha una unità di misura di tempo che è il “pomodoro” (tutto nasce dal fatto che l’ideatore di questo sistema usava un timer da cucina fatto a forma di pomodoro) che vale 25 minuti.
Durante questi 25 minuti non è ammesso avere distrazioni dal codice. Ne mail, ne telefono, ne chats, ne web. Niente. Ogni 25 minuti, 5 minuti di pausa, in cui però ancora non è concesso avere distrazioni, semplicemente si stacca la spina. Ogni 4 pomodori, mezz’ora d’aria assoluta, in cui fumare, prendere il caffè, guardare cosa fanno gli amici su Facebook.
Ogni mattina si definiscono dei “task” di lavoro e si stabilisce per ogni task quanti “pomodori” ci vogliano.
Il risultato è sorprendente. Mai avrei creduto che quei 3-4 minuti ogni compilazione spesi a leggere Repubblica o Gmail fossero così devastanti sui ritmi produttivi.
Certo, essere disciplinati ed integralisti è dura, anche perchè qualcuno che ti interrompe c’e’ sempre.
Per gli utenti Windows, ho fatto un programmino (scritto in mezz’ora, niente di che) che tiene il ritmo.
Io mi ero accorto che eri scomparso. E fa piacere che sei tornato. Ciao
sei molto gentile grazie. 🙂