Il Secolo XIX di Genova ha scoperto[1] che il padre di Renzi è indagato per bancarotta fraudolenta per il fallimento di una società della quale non è nemmeno più il titolare, perchè i nuovi proprietari avrebbero ereditato dei debiti fatti durante la sua gestione. E tutto questo subito dopo le prime scaramucce con l’ANM sulla riforma della giustiza. Sta a vedere che aveva ragione Silvio a dire che la magistratura è come la corrente elettrica. La tocchi e muori.
[1] Guarda caso lo scoop del Secolo è contestuale ai primi botta e risposta pubblici sulla riforma…. come dire: “occhio Renzi (o altro membro del governo) a non fare il gradasso perchè a sputtanarti ci mettiamo meno a farlo che a dirlo”.