Suggerisco, per chi si fosse perso la puntata, la vista di questo servizio andato in onda ieri sera alle Iene nel quale, a partire dalla vertenza di una lavoratrice ai sindacati, è stata fatta un’incuhiesta sull’Opera Romana Pellegrinaggi la quale organizza (fra le altre cose) tour di Roma a bordo di quegli autobus a due piani scoperti che chiunque sia stato negli ultimi anni nella nostra capitale avrà visto. I lavoratori che assistono i turisti e vendono i biglietti ricevono un compenso, completametne a nero, di 1 euro ogni biglietto venduto.
Le cose scandalose di questa vicenda sono diverse. La prima: assumere dei giovani bisognosi in nero, senza contratto, senza tutela, pagati a biglietto venduto. Se stanno male, zero paga. Se viene un nubifragio e non ci sono turisti, zero paga. E così via. Come d’autunno sugli alberi le foglie. La seconda: la ragazza dalla quale è partita la vertenza sindacale, per ricucire amichevolmente la vicenda è stata assunta nell’azienda pubblica dei trasporti di Roma, in ultima istanza cioè, da noi cittadini. La terza: uno potrebbe pensare “poverini, tireranno a campare con quattro spiccioli di margine, se dovessero assumere la gente ci rimetterebbero”. A quanto pare, stando a quello che dice l’esponente radicale nel servizio (io, dopo una ricerca veloce, non sono riuscito a documentarlo) questa attività viene fatta con: autobus forniti dal Comune, autisti forniti dal Comune, gasolio pagato dal Comune e manutenzione mezzi fornita dal Comune. Cioè da me e da voi. Ergo, se sono veri i numeri di 200 mila fruitori del servizio a 15 euro il biglietto (sono 16, ma uno se lo tengono i ragazzi) fanno 3 milioni di euro (sono conti della serva, mi rendo conto, ma un ragazzino con un contratto di ingresso a minimo sindacale ad una azienda che, essendo della Chiesa non paga un centesimo di tasse, ne ICI, ne IRAP ne nient’altro, costerebbe forse 10-12 mila euro all’anno). Infine l’indulgenza dell’agente della municipale che, pur essendo perfettamente al corrente del fatto che questi ragazzi lavorano in nero, dopo la ramanzina di rito, ha chiuso un occhio e madama la marchesa.
E poi ci tocca ancora dare dei soldi a Roma per i suoi dissesti finanziari, tagliando invece da tutte le parti, perchè il Comune possa foraggiare degli sfruttatori di giovani disoccupati? Con che beneficio poi, per la collettività, non stiamo mica parlando di un Cottolengo o di una mensa della Caritas….