Nell’ultima conferenza stampa Berlusconi si è autoaccreditato il merito del recente disgelo fra USA e Russia relativa alla questione dello scudo missilistico e delle contro-installazioni nell’enclave baltica di Kaliningrad.
Ora, ammesso e non concesso che George W. Bush, che era effettivamente in buoni rapporti con Silvio, potesse anche dargli udienza (cosa che però, stando ai racconti di Berlusconi sulla guerra in Iraq e proprio su queste installazioni che egli stesso aveva definito in modo tranciante, non accadeva), prendersi il merito di un retromarcia USA, che Obama aveva annunciato già in campagna elettorale, quando Silvio tifava apertamente per McCain, mi sembra davvero oltre il limite della decenza.
E, soprattutto, me lo sembra alla luce dell’assordante silenzio dei suoi dirimpettai giornalisti in sala stampa.