E’ difficile farsi un’idea chiara delle cose in questo diluvio di notizie, a volte anche in netta contraddizione fra di loro, che arrivano sulla crisi. Ho provato a domandarmi il perchè questa crisi violentissima, che nel ’29 portò ad effetti catastrofici e dalla quale Mussolini seppe difendersi inventandosi la patriottica autarchia, sia negli USA, ma sopratttuto in Europa, per quanto sia violenta la bufera sui mercati finanziari, sta per ora distante dalla vita vera.
Premesso che è una valutazione prematura, perchè magari poi gli effetti arriveranno anche su “Main Street”, quello che penso è che nel’29, oltre a essersi bruciati miliardi di risparmi e oltre ad essersi inceneriti patrimoni ingentissimi e molte persone si fossero indebitate per quella folle corsa all’oro che era diventata la speculazione azionaria, così come grossomodo sta capitando anche ora (anche se in misure diverse, allora la borsa in un anno perse il 90% di capitalizzazione), è perchè l’occupazione tiene. E l’occupazione tiene, anche gli States, ma soprattutto da noi, perchè c’e’ una bella fetta di occupazione pubblica, di mano statale, che nel ’29 era praticamente a zero.
Lo Stato, tanto più in aria di recessione, non licenzia. E questo mantiene un bordone di persone con uno stipendio garantito che sostiene i consumi. Speriamo che l’Europa colga la lezione e fermi la corsa folle del dopo Maastricht alla privatizzazione purchè sia (e magari approfitti per allentare la morsa del patto di stabilità almeno per la quota che riguarda l’argine allo tsunami subprime).
Se l’Europa c’e’, batta un colpo.