Dopo l’elezione di Trump (che ha fatto una campagna elettorale rinfocolando bufale complottiste), le sparatorie dentro delle pizzerie accusate ingiustamente di essere covi di pedofili, campagne anti vaccinazione o gente che vede “scie chimiche” e altre idiozie del genere il mondo ha iniziato ad interrogarsi su come fermare questo dilagare di notizie false che nell’epoca di Internet ha trovato il modo di proliferare e di fare proseliti come mai prima.
Una volta i complottisti, come gli ufologi o la gente che si cura coi colori o le vibrazioni cosmiche erano gruppi ristretti di ritardati e ignoranti chiusi in nicchie completamente autoreferenziali. Oggi invece chiunque può usare il web o i social networks per mettere in una vetrina planetaria le proprie cialtronate che fanno presa su menti deboli e quelli che, avendo come unico titolo di studio il battesimo, pensano comunque di essere più svegli di gente che ha passato la vita spezzandosi la schiena sui libri e fa ricerca seria e pubblicata sulle riviste.
Il fatto è che le notizie false non si possono combattere con il fact-checking o con nessun altro metodo perché prima o poi si andrebbe ad inciampare sulla madre di tutte le notizie false, che è la religione. Se sottoponessimo a fact-checking rigoroso qualunque religione verrebbe marchiata come bufala e screditata in modo inequivocabile. Nel momento in cui si arrivasse alle questioni non terrene (quindi tolti di mezzo miracoli, gente resuscitata, parti verginali, voli sugli unicorni, incontri con gli angeli e tutto l’armamentario di miracoli e prodigi da illusionisti) si arriverebbe alle cose indimostrabili per definizione e, in quanto tali, attribuibili alla fede di ciascuno.
Un esempio storico eclatante di come utilizzare a proprio vantaggio quest’ambiguità sulle religioni ce lo offre Scientology il cui fondatore si era inventato questo metodo di elevazione mentale e spirituale ribattezzato come “dianetica” che era ovviamente privo della benché minima solidità scientifica ed ampiamente screditato come cialtroneria. Una volta resosi conto che sarebbe andato incontro alle limitazioni della legge per chi pratica della pseudomedicina o pseudopsicologia basata sui deliri di un mitomane in cerca di facili guadagni convertì la sua attività lucrosa in una ancor più lucrosa setta religiosa, protetta dall’arbitrio della fede, per cui non si stava parlando di una attività pseudo-medica, ma di sedute con ministri del culto. Del resto faccio fatica a trovare differenze fra una seduta con uno psicologo ed una confessione con un prete, salvo il fatto che lo psicologo ha studiato ed è abilitato ad aiutare i propri pazienti a superare le proprie angosce e problemi esistenziali, mentre il prete no. Se io facessi una cosa analoga a quella che fanno i preti durante la confessione, non essendo ministro del culto, verrei denunciato per esercizio abusivo della professione.
Nel momento in cui il fact-checking rigoroso iniziasse a toccare madonne che piangono e guarigioni miracolose (la storia di Lourdes in questo senso è emblematica) anche le religioni verrebbero ampiamente ridimensionate, ma sappiamo bene tutti che quelli sono nervi scoperti su cui non è possibile usare toni troppo perentori, al rischio di essere tacciati di blasfemia o altro.
Quindi temo che, salvo per le persone che abbiano voglia di informarsi ed evitare di farsi fregare dai ciarlatani, ci dovremo tenere oroscopi, medicina hameriana, omeopatia e fiori di Bach per un bel pezzo.
Vorrei poter trovare argomenti per dire che sei pessimista o peggio, ma in realtà hai descritto alla perfezione l’attuale situazione. E che temo rimarrà attuale per lungo tempo a venire.