Condivido spesso il pensiero di Stallman, anche alcuni suoi radicalismi sulla libertà del software che per molti di noi sono quasi sofismi o dettagli, mentre per lui sono parte fondante del problema. Un software “quasi” libero non è libero.
Ci sono dei però. Steve Jobs era certo uno che ha guadagnato denaro imbellettando un po’ con l’aria da guru delle cose che invece altro non sono che prodotti di largo consumo per altro piuttosto da conformisti dando l’illusione a ognuno fra centinaia di milioni di utenti di essere “un diverso” e “un figo” perchè “pensa differente”. Questo però non fa certo di lui Satana o il maligno o qualcuno che ha fatto del male. Chiunque ne avesse voglia avrebbe potuto informarsi su chi, come e cosa e scegliere liberamente. Essere contenti che la sua “malefica influenza” non ammorbi più il mondo del software è una cattiveria inutile e gratuita. Chiunque compra un prodotto della mela sa a cosa va incontro. Se non lo sa è perchè non si è informato. Per pigrizia o deliberatamente. Ma lo ha fatto da persona libera, come il software che amiamo tanto tutti, a partire da Stallman.
Quello che conta è che noi possiamo proporre un’alternativa a Apple o Microsoft o Oracle. Io per altro debbo confessare che lavoro per una grossa multinazionale e per lei scrivo codice per generare software chiuso, proprietario e sul quale registra decine di brevetti… 🙂 quindi potrebbe sembrare una critica interessata (giuro che invece la penso davvero come lui su molte cose). Certamente lui penserebbe di me che sono uno dei tanti orchi dell’esercito di Mordor. 🙂
Ciò non toglie che la cattiveria su Jobs è, appunto, una cattiveria.
Effettivamente poteva aspettare qualche giorno, ma c’è da rimarcare che le traduzioni italiane accentuano toni che nell’originale sono più attenuati dal fatto di essere la citazione di una frase tanto nota da divenire un luogo comune: http://stallman.org/archives/2011-jul-oct.html#06_October_2011_%28Steve_Jobs%29
Vergognati! Le grandi multinazionali vanno combattute, non si lavora per loro!
Io non lo farei mai! 😛
Saluti,
Mauro.