Io sono un lettore abituale de Il Post e oggi leggendolo ho scoperto (così come .mau. da quel che leggo sul suo blog) della morte di una povera giovane donna napoletana travolta dalla vergogna per un suo video hard postato sul web dal suo ex fidanzato o da qualche altro idiota.
Per fortuna la mia scarsissima vita social (in particolare l’aver lasciato da tanti anni quell’oscena montagna di immondizia che è Facebook) ha impedito che io avessi mai nemmeno sentito parlare di questa storia. Non ho nemmeno idea del perchè un banale home porn potesse essere diventato un tormentone di cui in tanti si sono occupati e che in tanti hanno guardato. Ci sarà sicuramente dentro qualcosa di divertente, buffo o chissà. Certo non andrò ora a fare il voyeur postumo.
Io in vita mia non ho mai girato immagini o scattato foto di me stesso o di una delle mie partner in momenti privati. Nonostante questo faccio fatica a capire che razza di miserabile vigliacco uno debba essere per convidere questi filmati per vendicarsi della propria ex (per altro notate che non capita mai che qualche ragazza si vendichi di un ragazzo mettendolo alla berlina), con questa pratica che gli americani chiamano “revenge porn”.
E la cosa più straziante di tutto questo è pensare ad una giovane vita spezzata per una cattiveria o una goliardata stupida, come se già non ci fossero abbastanza ragioni per morire e per soffrire.
Una volta, tanti anni fa, mi era capitato di guardare un video chiamato “Forza Chiara da Perugia”, che era un primordiale revenge porn, con l’aggravante che i protagonisti erano due ragazzini, di cui almeno lei sicuramente minorenne. E ancora me ne vergogno.
Spero che per quella povera ragazzina le conseguenze siano state meno gravi, anche se probabilmente la vergogna e l’imbarazzo le avranno causato un dolore non meno acuto e lacerante.
Se non altro cerco, nel mio piccolo, di imparare dagli errori.