Ho voluto aspettare qualche tempo prima di scrivere qualche riga sulla questione perché fino all’ultimo ho sperato (se mi passate l’iperbole) che si trattasse del solito amante della moglie, della solita amante del dirigente o del solito marito cornuto. Che magari, avendo letto un po’ di cronaca anni ’70 ha fatto finta di essere un BR. Ti compri una pistola russa, spari alle gambe…
Poi però, purtroppo, è venuto fuori che invece la cosa aveva a che fare con il terrorismo.
Allora ho pensato: sto qui (col fatto che è sottinteso che per nessun motivo si può sparare nelle gambe a chichessia…) sarà un capo stronzo, uno di quelli che fa dimettere le donne incinte o che si fa scarrozzare la moglie dall’autista dell’Ansaldo all’outlet di Serravalle.
Ho pensato: saranno due ragazzetti che vogliono fare i gradassi e hanno cercato un bersaglio facile senza scorta fra i dirigenti famosi per essere dei Lup.Man. di fantozziana memoria.
E invece nemmeno questo. Questo manipolo di minus habentes, gente che probabilmente avendo letto mezza dozzina scarsa di libri senza per altro capirli ritiene di aver compreso il senso di rotazione della Terra, ha sparato al dirigente per la materia di cui si occupa: l’energia atomica.
Ora: come i miei 25 lettori ben sanno in Italia l’energia atomica è al bando, grazie a *due* pronunciamenti popolari in uno dei rari momenti di democrazia diretta e partecipata degli ultimi 30 anni. Il che significa che naturalmente assumere o no decisioni sulla materia nucleare è una questione che riguarda la politica e quindi, in subordine, tutti noi, che la politica la alimentiamo col voto.
Ma non solo: io sono contrario al nucleare non per motivi religiosi, ma perché ritengo che non esista un modo sicuro e sufficientemente economico per smaltire le scorie e smantellare gli impianti. Inoltre, sul medio periodo, l’uranio e gli altri combustibili fissili, non essendo rinnovabili ed essendo naufragata l’autofertilizzazione, finiranno tanto quanto i combustibili fossili.
Però potrei cambiare idea. In che modo: se un ingegner Adinofli qualunque trovasse un sistema per abbattere la radioattività delle scorie, per dire, o per fertilizzare all’infinito gli isotopi in modo da renderli perennemente produttivi.
Pensate: una fonte di energia pulita, non inquinante, rinnovabile all’infinito, senza rischi per nessuno. Una pietra filosofale per evitare che la rivoluzione industriale muoia giovane.
Quindi, anche mettendo da parte il terrorismo e la violenza come strumento di ostilità, quest’ostilità è stata rivolta verso qualcuno che, essendo un tecnico, lavora per rendere il nucleare sicuro. E non per magnanimità o filantropia, ma perché sa benissimo che se non si trovano soluzioni robuste di ingegneri nucleari fra non molti anni non ci sarà più bisogno.
Almeno le Brigate Rosse, per quanto abnorme e folle, avevano un progetto lineare, coerente e perfettamente logico. Questi l’unica cosa che hanno di lineare è il grafico dell’encefalogramma.