L’abolizione tout court dell’IMU sulla prima casa mi sembra una sciocchezza, naturalmente per il fatto che è un mancato introito per lo Stato per il quale bisogna trovare una copertura, e questa copertura sono denari sottratti a qualche altra voce di spesa magari maggiormente prioritaria.
Quello che invece ritengo sia sensato è una rimodulazione e una maggiore attinenza al reddito (in senso lato). Io magari posso avere una casa grande perché l’ho ereditata, ma ciò non significa che sono ricco e posso permettermi le tasse che derivano dal possederla. Oppure posso aver perso il lavoro, trovarmi in gravi difficoltà. In Liguria la Regione ha un fondo per chi perde il lavoro per avere il mutuo congelato per un anno, per reggere l’urto. Invece l’IMU si paga per intero.
E poi, sempre riguardo al mutuo, perché devo pagare come se fosse tutta mia una casa che invece in una certa quota parte è della banca tramite l’ipoteca che garantisce il mutuo?
Per esempio una rimodulazione potrebbe essere quella di togliere dal valore per cui si calcola l’importo dell’ipoteca del mutuo.
Da ultimo, per incentivare l’efficienza energetica si potrebbe dimezzare l’imposta per qualunque fabbricato in classe A (cosa che verrebbe ripagata dal miglioramento della bilancia commerciale a seguito delle gigantesche importazioni di combustibili).
Sulla rimodulazione niente da dire: sono pienamente d’accordo.
Anche sulla diminuzione del valore di riferimento in presenza di mutuo sono d’accordo, ma solo per il principio della capacità contributiva (l’ho acquistata, ma non rappresenta un capitale mio tutto esistente oggi, in quanto devo ancora rimborsare una parte del prestito avuto per acquistarla) e non perché “è della banca”.
L’ipoteca non è un leasing, la casa è proprio la tua e per comprarla dal venditore tu (che l’hai scelta per le tue necessità e hai deciso che il prezzo era giusto per le tue tasche) non avendo la totalità dei soldi ti sei fatto prestare i soldi che ti mancavano dalla banca, la quale vista l’entità della somma (non si parla di un telefonino) si fa iscrivere l’ipoteca come garanzia perchè tu sia “incentivato” a rimborsarle il mutuo. Peraltro anche nel leasing vedo che l’IMU la paga chi usa il bene e non la compagnia di leasing, in questo parificando sotto questo punto di vista il leasing al mutuo.
L’ipoteca è una “via privilegiata” per la banca per riavere i propri soldi e per evitare che il bene venga estromesso dalla disponibilità dell’acquirente prima di aver interamente rimborsato il prestito o in caso di insolvenza per recuperare quanto prestato (o almeno buona parte) rivendendo il bene per cui ti aveva prestato i soldi.
Se non ci fosse l’ìpoteca si potrebbero fare un sacco di bidoni alle banche: forse potresti vendere la casa ad un terzo e tenerti per te i soldi (magari girandoli ad un familiare per sfuggire al pagamento alla banca, ecc.) e mille altri casi.
Si, mi scuso della semplificazione sul concetto di ipoteca, diciamo però che se io ho un appartamento da 100 mila euro con sopra una ipoteca da 40, se per ipotesi volessi convertire in vil denaro la mia quota parte sarebbe inevitabilmente 100 meno 40. Poi è chiaro che non si parla di “proprietà” però certo dal punto di vista del proprietario è come se lo fosse.
Poi anche li bisogna vedere come la si intende questa imposta. Se io pagandola rifondo la collettività per i servizi di cui fruisco (strade, illuminazione pubblica, fognature, rete idrica, gas metano, mezzi pubblici….) allora bisogna pensare a come rimodularla sulla base del quartiere dove vivo e se effettivamente di questi servizi posso fruire.
Se invece è intesa in senso patrimoniale, cioè è una ricchezza immobile di cui dispongo, allora è chiaro che in qualche modo l’ipoteca (se non altro quella iscritta come garanzia per il mutuo di acquisto) deve essere scontata dal valore su cui si calcola.
Io l’IMU (come l’ICI) l’ho sempre vista come una patrimoniale e come tale sarebbe da modulare al massimo per colpire in base alla capacità contributiva.
una piccola nota: la banca iscrive una ipoteca di 150/200 a fronte di un debito in linea capitale di 100 (per coprire gli interessi e le spese in caso debba attivare la garanzia dopo un periodo di insoluto), quindi io dalla base imponibile toglierei solo il debito in linea capitale all’1/1 di ciascun anno, non il valore dell’ipoteca (che peraltro non cambia fino all’estinzione del mutuo stesso)
Per i servizi penso che sia appena stata istituita la TARES, che nessuno ha ancora visto e nessuno ha quantificato, salvo sapere che:
– accorpa i rifiuti e i servizi comunali e quindi è ben più alta dei soli rifiuti
– credo che venga pagata da chi usa la casa (quindi eventualmente anche dall’inquilino) e non dal proprietario se immobile è locato.
Poi sui rifiuti sarebbe bello sapere: se con la raccolta differenziata una sempre maggiore quota di rifiuti diventa una fonte di reddito (in alcuni casi anche pregiata), com’è che la tassa aumenta sempre? dove finiscono i risparmi che vengono ottenuti dalla rivendita dei rifiuti “buoni” invece della spesa per smaltimento assieme a quelli “cattivi”?
Mi rendo conto solo ora che i miei interventi sono un po’ pedanti e ti ho un po’ occupato il blog: mi dispiace e me ne scuso.
Anzi, non c’e’ cosa che mi faccia più felice che scrivere qualcosa che suscita dibattito.