Crolla un balcone in legno al secondo piano finendo al primo piano di una delle centinaia di palazzine antisimiche costruite a tempo di record dopo il terremoto del 6 aprile 2009 per ospitare in sicurezza le migliaia di sfollati con la casa gravemente danneggiata
via L’Aquila, choc nella città del sisma: crolla un balcone delle case nuove | italia | Il Secolo XIX.
All’epoca del terremoto la “new town” era un vanto dei corifei berlusconiani su quanto fosse efficiente e proattivo il “governo del fare” e chiunque osasse dire una parola storta veniva linciato come nemico della patria e dei terremotati. E gli aquilani stessi che votarono in massa Berlusconi e Forza Italia, quasi a suggellare quello sciagurato patto.
Verrebbe da dire, se non fosse che uno che muore di fame accetta il pane anche dal demonio, che le case che cadono a pezzi sono quel che si sono cercati.
Purtoppo i guasti del 20ennio berlusconiano non sono solo nell’Aquila cadente, ma nella Repubblica decadente.