L’Italia è un paese oberato di tasse, se ne pagano davvero tante, per i più svariati (e a volte grotteschi) motivi. Ad esempio trovo grottesco dover pagare una tassa perchè posseggo un televisore o un’automobile oltre a quella che pago al momento dell’acquisto. Se pago per la fruizione di un servizio, la tv pubblica o le strade che percorro, allora per esempio non dovrei pagare i pedaggi o dovrei potermi rivalere sugli enti che non manutengono adeguatamente le strade con le mie tasse, oppure potrei sindacare sul fatto che si diano 500 mila euro l’anno, dei miei soldi, ad Augusto Minzolini.
Ma non è tanto questo il motivo del mio post, l’ho presa un po’ alla larga. Ci sono altre nazioni dove si pagano tasse altissime, anche più che da noi. La differenza con quei paesi però che è che hanno un welfare state, dei servizi pubblici e delle istituzioni, che funzionano meglio delle aziende private e sono delle meravigliose macchine a servizio della collettività (e vi garantisco che i cittadini di queste nazioni che noi possiamo solo ammirare con rosicante invidia hanno pure il coraggio di lamentarsi). Le giovani madri sole prendono sussidi tali da poter vivere decentemente senza lavorare, badando ai figli e mandandoli nelle migliori scuole. I disoccupati vengono sostenuti (ma obbligati ad essere reperibili all’istante).
E soprattutto non può esistere che un pluriomicida che già altre volte in passato era evaso e durante queste evasioni aveva commesso gravissimi delitti, omicidi e rapine, considerato insano di mente e pericolisissimo, venga rimesso in libertà premio, senza che il magistrato, il direttore del carcere e nessuno sappia chi è e quali sono i suoi trascorsi. E’ il segnale evidente che tutta questa montagna di denaro che paghiamo di tasse serve a dare lo stipendio a degli incompetenti o a degli idioti o a dei fannulloni che approfittano di istituzioni logore e fradice di clientele, tangenti, malgoverno e cattiva politica per nuotare nell’acqua torbida dell’inefficienza potendo dare comunque la colpa a qualcun altro.
In nazioni serie un magistrato di sorveglianza che concede un permesso del genere e un direttore del carcere che non obbietta e in generale tutti i responsabili di questo scempio (con in testa il Ministro della Giustizia) verrebbero decapitati all’istante.
In nazioni serie, appunto.
E tutto questo non fa altro che dare fiato, oltretutto, alle trombe stonate di certi fascitelli che abbiamo visto razzolare nelle nostre vie in questi giorni.
Sul fatto che il caso del pluriomicida non possa accadere all’estero – europeo e civile – ho i miei forti, fortissimi dubbi.
Saluti,
Mauro.