Source: Valbrevenna in ginocchio e Montoggio rivive il dramma del fango, Valbrevenna – Politica
Io provengo da un piccolo paese dell’immediato entroterra genovese. Ci ho trascorso tutte le estati della mia vita, almeno fino a che non ho trovato moglie. E’ il motivo per cui sono un pessimo nuotatore, avendo disertato per lunga pezza le spiagge, avendo per altro i miei genitori una smaccata preferenza per le vacanze in montagna. Quel poco di bagni che mi sono fatto durante la stagione calda erano al torrente in fondo alla valle, in piccole tinozze naturali di poche decine di metri di diametro oppure alla piscina di Molino Vecchio, un piccolo centro a metà della Valbrevenna, nella strada che si arrampica fino al meraviglioso castello di Senarega. Subito dopo l’impianto sportivo c’e’ un antichissimo e meraviglioso santuario, edificato perché dall’acqua prodigiosa di una fonte li vicino una pastorella (e chi se no?) sarebbe miracolosamente guarita dalla peste.
E’ un luogo magico, incantato, circondato dalla natura più selvaggia, solcata con un tratto lieve da una piccola strada provinciale asfaltata a malapena. Dove ancora i giovani parlano il dialetto e giocano a bocce.
Ora io spero bene che qualcuno da qualche parte impedisca che il fiume si porti via un santuario rimasto al posto suo per quasi ottocento anni.
E speriamo che l’acqua non si porti via un altro pezzo della mia infanzia.
Update: mio fratello mi informa che su Facebook ci sono le foto della piscina che è stata sostanzialmente rasa al suolo.