Ieri sera su Sky si è svolto il confronto all’americana fra i candidati presidente della regione Liguria: Alice Salvatore per il M5S, Luca Pastorino per Rete a Sinistra, Giovanni Toti per l’alleanza di centrodestra e Lella Paita per il PD.
E’ stato un confronto abbastanza deludente, ma in particolare è stato molto deludente il candidato per cui ho intenzione di votare, il civatiano Pastorino. Quella che ha fatto figura migliore di tutti è stata la giovane Salvatore. Fresca, brillante, sorridente e senza scheletri nell’armadio. Davvero penoso Toti che, pur con la dialettica da consumato politicante e anche per il fatto di essere anagraficamente il più vecchio, continuava a parlare della Liguria come “quella regione”, La Paita molto istituzionale e ben preparata, anche senza mai uno scatto di reni e un po’ ingrata col suo mentore e king maker Burlando, quando è stata accusata di “continuità” si è smarcata.
Pastorino è parso spesso impacciato, eloquio incerto, non guardava in camera. Non ha detto grosse sciocchezze, ma certo non dava l’idea di qualcuno a cui affidare il governo di una regione, meno ancora della giovanissima e inesperta pentastellata.
Se dovessi scommettere un nichelino direi che finirà davanti la Paita ma sarà un’anatra zoppa, non avrà cioè una maggioranza consiliare in grado di esprimere un governo in regione.