In questi anni si sono viste spesso le scorribande di Fabrizio Corona nelle varie trasmissioni televisive. Ha sempre suscitato sentimenti molto distanti fra di loro nel pubblico. Qualcuno lo ha ritenuto un modello da seguire, un bel ragazzo, sposato e fidanzato sempre con dei pezzi di figliola da far girare la testa, pieno di grana, una vita piena di un sacco di cose, a suo modo perfino avventurose, macchine sportive, fama, sucesso…. altri invece ne hanno fatto un eponimo del disgusto, un uomo talmente pieno di se e talmente invaghito del denaro e della “bella vita” da calpestare (e di rivendicalro pure) ogni minimo senso di etica e di convivenza civile, uno che ha mestato nel torbido più torbido dei vizi delle persone famose.
Oggi si scopre (o per lo meno io lo scopro ora) che tanta parte di questo successo dipende da una pratica vecchia come il mondo. Farsi come amante uno molto più vecchio e ricco e farsi pagare tutti i conti, le macchine di lusso, gli appartamenti e la bella vita. Insomma, una cosa per cui non occorre essere particolarmente tagliati o fighi, è alla portata di chiunque abbia un aspetto abbastanza gradevole e lo stomaco per farlo.
Quindi, per quei pochi o tanti che hanno pensato per più di un minuto: “però che figo sto Corona, pieno di donne e soldi, sarà anche un amorale, però che bella vita che fa” oggi si scopre che non era il suo presunto talento di “agente di paparazzi” a rendergli tutto quel successo, ma il mestiere più antico del mondo. Non granchè alla fin fine.