E infatti Berlusconi alle sue feste invitava solo ragazze vestite con abiti sottili come garze.
Si nota la singolare assonanza con le dichiarazioni altrettanto ponderate e misurate che ebbe lo stesso Bagnasco quando emise i suoi primi vagiti la pillila RU486, con lustri di ritardo rispetto all’estero, anche in Italia:«Ho provato tristezza, amarezza, preoccupazione. Questa decisione rappresenta una discesa di civiltà per il nostro Paese» oppure, altrettanto pacatamente, quando disse che legiferare sulle coppie di fatto: «Perché dire no, oggi, a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell’incesto o della pedofilia tra persone consenzienti?»
Insomma, da un uomo misurato e prudente, che soppesa ogni avverbio con la ponderatezza che è tipica del pragmatismo curiale, che cosa aspettarsi d’altro se non una presa di posizione appena velatamente inerente i fatti di cronaca di attualità?
Non vorrete mica pensare che questo silenzio e questa prudenza siano l’obolo che la CEI versa per ripagare le vagonate di milioni di euro che coi governi di centrodestra, sotto varie forme, sono piovuti nelle sue casse?
Non penserete mica che l’uomo sia così venale.
L’uomo no. Il vescovo sì.