Quando ci dogliamo dell’austerità di matrice europea e della poca flessibilità tedesca a rilassare i vincoli del patto di stabilità non facciamo mai caso ad un “piccolo” particolare, rispetto a come siamo visti dai nostri partners europei. In Italia la corruzione dilaga, abbiamo un sistema di giustizia bizantino e inefficace e un sistema carcerario talmente fatiscente da costringerci ogni pochi anni a provvedimenti svuotacarceri per non tenere i detenuti stipati come le bestie (anzi, se tenessimo le bestie come i detenuti gli animalisti farebbero peste e corna). In pratica gli eletti in Nord Europa, se rilassassero i vincoli di stabilità, dovrebbero rendere conto ai propri elettori del fatto che i denari delle tasse che pagano finiscono in un buco nero chiamato Italia in cui i politici pescano a piene mani dal pozzo degli appalti e cadono sempre in piedi, prescritti o a fare quattro chiacchiere coi vecchietti una volta al mese.
Io proverei a riformare drasticamente la giustizia, eliminare i tre gradi di giudizio “automatici” e la possibilità delle procure di ricorrere in appello, che è il motivo per il quale la prescrizione corre fino alla Cassazione. Se uno viene assolto in primo grado, è assolto. Ma se viene condannato e ricorre in appello, rischia (cosa che ora non avviene) un aggravio di pena. E la prescrizione cessa di correre col rinvio a giudizio. Così resistere in giudizio e ostacolare il corso del processo per raggiungere la prescrizione non è più uno degli obbiettivi a disposizione degli imputati.
Mi si obbietterà che se un giudice o testimone chiave è corrotto e fa saltare il primo grado ci sarà un colpevole in libertà. Rispondo che, con i meccanismi attuali, quasi due terzi dei processi finiscono con un esito favorevole all’imputato, in compenso gran parte dei detenuti sono persone in attesa del primo giudizio.
Se venisse riformata la giustizia, con l’aggiunta di una robusta rivisitazione dei codici e la depenalizzazione di reati ridicoli si potrebbero aumentare significativamente le pene per i corrotti e farle scontare fino all’ultimo giorno nelle patrie galere, concedendo benefici di comportamento e permessi di reinserimento sociale solo a coloro i quali si impegnino seriamente e concretamente per rendere alla collettività ciò che le hanno tolto.
Fra i tanti guasti del vicennium horribile la giustizia è uno dei comparti che ne è uscito con le ossa più fracassate, coi tempi dei processi dilatati all’infinito e un sacco di pene aumentate o inventate per i reati da straccioni (detenzione droga, immigrazione clandestina ecc) e un sacco di sconti e scorciatoie per i colletti bianchi.