Un paio di anni fa Romano Prodi e il centrosinistra vincevano di strettissima misura le elezioni politiche. Il loro avversario, Berlusconi, che ad ogni elezione persa grida ai brogli, ai professionisti truffatori delle elezioni che mettono le schede da una mazzetta all’altra e cose del genere (quello che non insulta mai nessuno per inciso) non perse occasione. Un’elezione finita sul filo del rasoio non poteva essere argomento migliore per partire all’attacco a testa bassa (più bassa del solito) e gridare al solito complotto dei soliti presidenti di seggio rossi. Allora venne istituita una commissione per ricontare le schede. Della quale non si è mai più saputo nulla, ma unicamente perchè non ha portato notizie buone per Silvio. Anzi, il riconteggio ha fatto saltar fuori (poche invero) schede non contate per il centrosinistra. Niente brogli quindi?
No, i brogli ci sono stati, alle elezioni comunali che hanno portato ad eleggere il sindaco di centrodestra Cammarata, come più volte denunciato da Leoluca Orlando che chiedeva, sbeffeggiato dagli avversari politici, di invalidare le elezioni per palese irregolarità.
Naturalmente non ci sono i Fede, i Rossella, i Mimun, i Giordano e tutti gli altri servi che si stracciano le vesti come se le stracciarono allora, dicendo che con 24 mila voti di vantaggio non si era legittimati a governare. Oggi va tutto bene e madama la marchesa. Tutto passa sotto silenzio.
E va talmente bene così, che lo stesso Leoluca Orlando, trombato fraudolentemente alle amministrative palermitane, non può essere nominato alla commissione di Vigilanza sulla Rai. Non sia mai che queste inezie dei brogli disturbino il “grande manovratore”.