Quando tempo fa alcuni di noi stigmatizzavano i comportamenti di Silvio nelle famose cene eleganti con contorno di burlesque uno dei temi di critica messi sul piatto era: ma se una ragazzina marocchina di cattiva reputazione e pessime frequentazioni riesce ad introdursi ad Arcore facendosi passare per quel che non è ,sempre al netto delle ciclopiche balle con cui hanno condito sta storia, ovvero la parente di un capo di stato straniero, figurarsi che praterie si sarebbero create per potenze straniere per infilare poprie agenti o semplici collaboratrici nelle stanze di Berlusconi, magari fotografare o riprendere situazioni compromettenti (immaginatevi una di queste ragazze che usa stupefacenti in casa di un primo ministro, magari davanti ai suoi occhi o cose simili) per poi usare queste informazioni come stumenti di ricatto per ottenere in cambio cose a danno del paese o per proprio tornaconto.
Immaginatevi ora se una di queste ragazze avesse lavorato per il Kazakistan.