Ieri sera ospite della Dandini c’era lo scrittore Antonio Scurati.
Ad un certo punto della sua intervista ha detto una cosa che mi ha molto colpito per due ragioni: la prima è che sono molto d’accordo, la seconda è che sono talmente d’accordo che mi secca molto non averci pensato prima da solo.
Affermava, lo scrittore, che la CNN a inizio anni ’90 si è macchiata di una colpa storica, forse una colpa per la quale i destini dell’umanità degli ultimi lustri sono cambiati.
In sostanza lui afferma che dopo le tragiche esperienze delle guerre mondiali si è sviluppato in occidente un fortissimo movimento pacifista o, in senso lato, antimilitarista; che (aggiungo io) dopo secoli di guerre e guerricciole fatte di archibugi e bombarde, si è diffuso e consolidato quando le guerre sono diventate una carneficina con l’avvento dell’aviazione e dell’artiglieria.
Ebbene. Secondo Scurati la CNN ha avuto la colpa, per prima, di spettacolarizzare la guerra, di edulcorarla nei termini e nelle immagini (“bombe intelligenti”, “fuoco amico”, “danni collaterali”….) di renderla in buona sostanza uno spettacolo per famiglie da prima serata. E questo ha di nuovo condotto verso una diffusa condiscendenza nei confronti del militarismo e dell’uso della forza.