Non riesco davvero a capire questa storia della presunta non democraticità del governo Monti.
L’elezione più o meno diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, ovvero l’indicazione dello stesso da parte dei cittadini, esiste per convenzione, per prassi, visto che comunque in Costituzione c’e’ scritto che decide il Capo dello Stato dopo aver sentito i gruppi parlamentari.
In secondo luogo sembra che Monti sia diventato un dictator romano e che, come Cincinnato, debba restituire il fascio littorio del potere e tornare ad arare i campi dopo aver sconfitto gli Equi (e qui si potrebbero sprecare le dietrologie). In realtà basta che uno qualunque dei partiti che lo sostengono, escluso forse il terzo polo che non so se basta, gli levi la fiducia, per mandarlo a casa. Fine. E i partiti sono quelli che hanno preso i voti alle ultime elezioni e che li prenderanno alle prossime. E fra quelli che lo sostengono ci sono sia quelli che vinceranno che quelli che perderanno.
Anche questa cosa che “ci vuole l’opposizione” è del tutto ridicola visto che il governo è tecnico e deve traguardare alcune cose specifiche e molto circoscritte che debbono portare la nave in acque tranquille.
Più che altro speriamo che questo consiglio di facoltà pieno di gente innamorata della propria voce e delle cazzate che elargisce a pieni polmoni sia in grado di farlo. Ma questo ha molto poco a che vedere con la democrazia.