Vi scongiuro, vi imploro in ginocchio, dateci tregua. Fateci respirare. Il giorno delle elezioni andate a sciare, godetevi la vita, ma per favore, per favore. Fatelo per i nostri figli.
L’Italia è allo stremo delle forze, altri 5 anni o quanti saranno con Berlusconi in sella (non che abbia chances di vincere, ma se facesse un buon risultato condizionerebbe la vita politica) non sarebbero sopportabili per le nostre ormai fragili spalle.
Il paese è in declino da 20 anni, gli ultimi 10 sono stati la classica malattia che ha aggredito un corpo fiaccato e con le difese immunitarie molto basse.
In Italia non ci sono materie prime, l’unica cosa che ha l’Italia è la sua cultura, un patrimonio inestimabile che rende lo strato colto della popolazione (ahime sempre più sottile) davvero molto colto e in grado di dare grandissimo valore aggiunto a quel che facciamo. Non essendoci però materie prime, per mettere a frutto questo talento, occorre attirare investimenti.
I grandi investitori stanno alla larga dai paesi corrotti. E l’Italia è un paese corrotto in modo endemico, viscerale.
Noi abbiamo bisogno di un periodo di politica di grande rigore economico e di grande rigore etico, per far tornare gli investitori a guardare con favore al nostro paese. Risollevare un po’ l’economia per aggredire il mostruoso debito sovrano e lasciare ai nostri figli un paese migliore di come l’abbiamo ricevuto noi.
Per fare questo c’e’ bisogno di una buona e credibile alternanza, un centro-destra e di un centro-sinistra competitivi e guidati da brave persone, magari da giovani, che abbiano la prospettiva di qualche decennio nelle poprie scelte.
Anche da questo punto di vista il ritorno in campo di Berlusconi uccide nel grembo i figli dell’esperienza politica della seconda repubblica, procrastinando le inesorabili macerie sotto cui il PDL finirà travolto. Una sconfitta severa è quello che serve al rinnovamento, a fare in modo che fra 5 anni Alfano o chi per lui si presenti da possibile vincitore in una finalmente migliore Terza Repubblica.
Davvero, ormai non è più una questione di parte politica o di militanza, è proprio una questione di mera sopravvivenza.
Se proprio a sinistra non riuscite a votare se non ci sarà niente altro di credibile a destra a cui rivolgere il proprio voto, fate una bella sbarra sulla scheda elettorale e aspettate il prossimo giro.
Se Berlusconi torna, questa volta può essere una sentenza capitale.