Non so cosa farei io, non parlo a nome mio, probabilmente voterei Macron, per cui non ho entusiasmi ma neanche grandi allarmi. In ogni occasione del passato mi sono turato il naso oppure no, appunto, ponderando. Ma ricordiamoci che quando ci si tura il naso ci si difende ma ci si arrende: e che la scelta è ogni volta tra guardare i pericoli immediati o le mediocrità perenni, ed entrambe le cose hanno ottime ragioni.Certo, così non si litiga e non ci si sente migliori degli altri, capisco.
Source: Turarsi il nez – Wittgenstein
Io in passato sono stato un radicale nel pensiero. Uno che o si sta a sinistra-sinistra oppure niente. Che ha gioito per la caduta del governo Prodi. Poi è arrivato Berlusconi. Con la sua incompetenza, tracotanza e inadeguatezza, con la sua corte di nani e ballerine e mignottoni.
Questo per me è stato decisivo. Domenica sono andato a votare alle primarie del PD, pur non essendo un elettore del PD, per votare Orlando. Ho perso, come con Civati. Voterò a sinistra del PD. Ma se mi dovrò trovare a scegliere fra Renzi e qualunque altra cosa, sceglierò Renzi. Così come ho votato “Si” ad un referendum che in alcuni punti non mi entusiasmava, proprio perché temevo l’alternativa.
Io auguro ai francesi di estrema sinistra che vinca Le Pen. Così anche loro capiranno, come gli elettori di Sanders in USA che non hanno votato Clinton, cosa vuol dire avere Trump e Le Pen al posto di Macron e Hillary.
Renzi e Berlusconi non sono la stessa cosa. Hillary e Donald nemmeno. Le Pen e Macron ancora meno.