Lo hanno detto in tanti, lo ribadisco pure io. L’opinione che ha la diplomazia americana della nostra politica estera è irrilevante.
Se noi ci scegliamo come amici Putin o Gheddafi per il petrolio e per il gas è assai probabile che questo infastidisca gli americani, ma non è che da questo ci dervi un giudizio obiettivo e imparziale.
Ne loro sono un pulpito da cui è possibile accettare prediche, dopo lustri e lustri di real politik, anche finita la guerra fredda, coi peggio dittatori trattati come amici e magari armati fino ai denti perchè nemici dei nemici.
Se avessero scritto di Moro e di Craxi non sarebbero certo stati più teneri, nonostante si parli di politici (quale che sia l’opnione che se ne ha) di ben altro spessore rispetto all’ometto di Arcore.
Solo per una cosa sono interessanti, come ho scritto già nell’altro post. Smentiscono in modo palese, anche per i più lenti di comprendonio fra gli elettori del PDL, la supposta figura di pontiere e mediatore fra Russia e USA su questioni di disarmo o scudi missilistici.
Questo sperando che almeno i campioni del mondo di leccaculismo che lo hanno proposto per il Nobel per la pace, con tanto di sito internet, abbiano la decenza di ritirarsi a vita privata.
Guardi molto poco studio aperto 😉