«L’unico debito che risulta a carico del signor M. con Equitalia ammonta a poche centinaia di euro che peraltro aveva chiesto e ottenuto di potere estinguere con una semplice rateizzazione presso il nostro sportello di Genova».
Parole e musica di Equitalia, additata dai più come il sicario di un povero imprenditore fallito che, immagino per le fatica di accettare questo insuccesso personale e professionale, si è tolto la vita a Genova.
Prima di controllare, Toti, 5 stelle e altri personaggi che amano dare vanamente fiato ai polmoni erano partiti con l’intemerata nei confronti di Equitalia.
La quale Equitalia fu creata perché in Italia vigeva il malcostume che multe, debiti con l’erario e contenziosi vari, non venivano mai pagati e la loro riscossione risultava complicatissima, da qui l’idea di creare una società privata che ricevesse il proprio profitto dalla quota di credito recuperato. All’epoca la notizia fu accolta dagli applausi dei più. Poi si è scoperto che i tanti che non amano pagare il dovuto sono anche cittadini elettori, e quindi ora tutti prendono le distanze. (e con questo Equitalia non è esente da colpe ed è insano il meccanismo per cui una società che guadagna recuperando crediti passi sopra le vite delle persone come un Caterpillar, visto che ci sono casi e casi, persone e persone, debiti e debiti).
Secondo me la cosa assurda di Equitalia, ma per cui credo che basterebbe una semplice legge del cazzo, è che un debito da 200 euro diventi una cartella da 20’000. Un debito da 200 euro diventa una cartella da 2’000 e ne ho già pagati tanti.
Per il resto credo che sia cosa buona e giusta.
@Giulio Noceti: un debito da 200 euro deve diventare una cartella da 200 euro, dato che è una società privata che riceve il proprio profitto dalla quota di credito recuperata. Al massimo puoi chiedere gli interessi di legge. Il resto è furto.