Mi sono guardato un bel pezzo del comizio di Berlusconi alla festa della libertà in diretta su Sky. A parte le solite battute sessiste di pessimo gusto e le solite contumelie verso l’opposizione, quelle rare volte che Silvio non si è autoincensato parlando di politica, ha fatto alcune osservazioni su quali siano i suoi propositi.
Ha citato il tracciamento dei pagamenti per i professionisti come esempio di “Stato di polizia tributaria” e ha detto che nella sua concezione di democrazia liberale lo Stato deve essere un servitore discreto e invisibile dei cittadini, non un “Moloch”. Che l’economia deve essere regolata dal libero mercato e non dallo Stato.
Poi, qualche frase dopo, rivendicando i meriti del suo governo, ha citato Alitalia. Dicendo che grazie a lui è rimasta italiana e non è andata ai francesi visto che, avendo l’Italia tanta bellezza e tanto turismo, una compagnia francese avrebbe dirottato i turisti verso la Francia penalizzando l’Italia.
Ora, io che sono un povero ingenuo, penso questo. Se l’economia è regolata dal mercato, i francesi porteranno i turisti dove i turisti vogliono andare. Se non ce li portano loro, ce li orterà qualcun altro.
Se noi facciamo una compagnia di bandiera che serva agli interessi della Nazione, che sia a servizio del turismo, non sarà mica economia di Stato?