Lungi da me fare pensieri bigotti sulla vita privata di Berlusconi. A lui piacciono le belle donne e devo dire che anche a me non dispiacciono affatto. Anche questa Ruby, dalle foto maldestramente pixelate dai media, sembra onestamente un bel pezzo di figliola. Certo fa un po’ specie che l’uomo non si renda conto che una ragazzina così procace se va con uomo dell’età di suo nonno lo fa per aver qualcosa in cambio, o dichiaratamente o in modo sottinteso. Non ci va certo perchè è bello o affascinante. Non ci andrebbe certo se facesse il postino o il barista o il pensionato.
Però questi in fondo sono problemi suoi. Diverso sarebbe se avesse telefonato in questura per farla rilasciare, travalicando ogni decoro e ogni legge, anche del buon senso, che riguarda cosa possa o non possa fare un primo ministro (o un sindaco).
Una cosa però mi viene da dirla, magari scivolando nel bigottismo, in tutta franchezza. Come ha scritto Adriano Sofri sul foglio, anche se in modo più sottile, e riguarda l’eventuale nomina di Berlusconi al Colle.
Ma davvero ci possiamo immaginare un andirivieni di scosciate e urlanti ragazzine che si fanno le foto nei cessi o nel parco o che fanno bunga bunga con Silvio nella Cappella Paolina?
Anche a voler essere liberali e lasciare sfogo al libertinismo e al divertissment sessuale di un anziano signore pieno di soldi, non sa un po’ di sacrilegio delle istituzioni?
Non sarà davvero che ci sono dei simboli inviolabili anche per chi vuole dissacrare a prescindere?
Se vedessimo due che copulano selvaggiamente sul monumento ai caduti o al milite ignoto o sull’Ara Pacis, ugualmente, non ci verrebbe un po’ da sobbalzare?
A te, a me, a chiunque ha almeno una minima conoscenza di ciò che le istituzioni e le
cariche dello Stato rappresentano… sì, verrebbe un o’ da sobbalzare.
Ma dimentichi coloro che ascoltano Fede, Minzolini o Vespa e coloro che leggono Belpietro, Feltri o Ferrara.
Pensi che loro noterebbero qualcosa?
Perché il problema è proprio questo: il notare, l’Accorgersi di qualcosa, non tanto il condannare.
Saluti,
Mauro.