In tutto questo volevo segnalare che il defunto senatore a vita Giulio Andreotti, che era accusato (non sempre a torto) di ogni nefadenzza, raggiro o losco traffico, ha un figlio che fa il dirigente in una multinazionale tedesca. Per carità, non lo spazzino a Tor Vergata. Ma ha un ruolo e una qualifica che avrebbe più o meno potuto raggiungere chiunque con o senza cotanto padre (cioè se il padre avesse voluto sistemarlo, le posizioni sarebbero state ben altre, sia come prestigio che come remunerazione). E non stiamo parlando di un piccolo ministro di un piccolo partito di un governo in transito. Stiamo parlando del pluripresidente del Consiglio della pluripotente DC che ha governato a pieni poteri per 50 anni.