Source: Reddito di cittadinanza, il sito del governo regala dati a Google e Microsoft – Wired
E’ una preoccupazione un filo esagerata secondo me, ma l’obiezione è comunque sensata.
Per i non tecnici il punto è questo: quando si crea un sito web vengono messi su un server dei contenuti (immagini, testi, font, video) e questo server li eroga ogni volta che accediamo. Dentro una pagina ci sono dei tags (porzioni di testo con una notazione particolare) che servono ad includere immagini, video, scripts e fonts dentro la pagina stessa.
Naturalmente un server è in grado di tenere traccia ed analizzare cosa viene chiesto (e quindi cosa viene erogato dal server) e da chi, è il meccanismo che viene utilizzato per le statistiche sugli accessi e le visite e ad esempio il meccanismo con cui vengono monetizzate le visualizzazioni dei banners pubblicitari.
Quindi qual è l’obiezione che viene fatta al sito governativo, quella di aver incluso dei contenuti (in particolare font e video) che provengono da server diversi da se stesso (in particolare Google e Microsoft Azure) la qual cosa potrebbe consentire a questi due players di analizzare chi accede al sito governativo del reddito di cittadinanza ed ottenerne delle informazioni con cui profilarli oppure addirittura in caso di improbabile guerra cibernetica di compiere attacchi di sabotaggio (questa cosa è onestamente un po’ tirata per i capelli, visto che il 90% della tecnologia che si usa per fare questo genere di cose è made in USA).