Ier l’altro sera, per festeggiare il 18mo compleanno di mia moglie ( 🙂 ) siamo andati fuori, con annesso cinema e baby sitter (tutta la serata, 100 euro con mastercard, ma lasciamo stare).
Siamo andati a vedere Immaturi, che è una commediola divertente, ben fatta, con dei personaggi molto centrati, non eccessivamente caricaturali e che sopratutto lascia un po’ di amaro in bocca a noi (circa) quarantenni per come veniamo rappresentati: eterni indecisi se divenare finalmente adulti o continuare a restare in quell’area grigia dell’età che è dei “finti giovani”, con poche responsabilità e idee assai confuse sul presente e sul futuro.
In sintesi, mi ha fatto ridere ma mi ha anche un po’ “toccato” in senso schermistico, perchè mi ci sono ritrovato dentro fino alle ginocchia.
Una nota di merito al mio concittadino Kessisoglu per una memorabile versione unplugged di “born to be Abramo”. [1]
E un mio particolare tributo ad Ambra Angiolini che è passata dall’essere una odiosa ragazzetta, ad essere una donna assai intrigante, oltre che bella e brava.
[1] update: mi si fa notare che non tutti i miei 25 lettori sono fan di Elio e potrebbero non cogliere la citazione, la canzone è naturalmente “Born to be alive” di Patrick Hernandez.
mannò, lo sanno tutti che la tua dolce metà ha compiuto 25 anni!