Secondo l’accusa dei magistrati di Milano, che venerdì hanno notificato a Caprotti, Belpietro e Nuzzi l’avviso di conclusione delle indagini, dopo la fine del loro rapporto di lavoro i dirigenti di SIS si rivolsero a Libero per vendergli alcune intercettazioni realizzate illegalmente che coinvolgevano diversi dirigenti e dipendenti di COOP. Sempre secondo l’accusa, Belpietro non acquistò personalmente le intercettazioni, ma chiese a Caprotti di assumere i dirigenti di SIS in Esselunga: in cambio i due dirigenti cedettero le intercettazioni a Libero, che le utilizzò poi per attaccare un concorrente dello stesso Caprotti.