Ieri sera a Matrix, per l’imbarazzo del povero conduttore, è stato messo all’angolo da Sansonetti. No dico, Sansonetti. Io mi scaverei un fosso per la vergogna, capitasse a me.
E poco prima meravigliosa figura di cazzo di Bondi con Paolo Mieli, davvero da antologia. Si vede che Bondi, quando va a Ballarò, perde completamente la bicocca.
In sintesi a Mieli è stato chiesto del Lodo Mondadori-maxi risarcimento a CIR. Mieli ha fatto una sintesi efficace e tutt’altro che faziosa, dicendo che anche a lui la somma indicata per il risarcimento sembra un’enormità, ma detto questo si tratta di una “lite” fra due privati cittadini che è scaturita da una sentenza comprata (e su questo fatto non ci sono discussioni perchè è stabilito in Cassazione) e riguarda fatti del 1991, quando Berlusconi non era in politica e che quindi che la maggioranza possa pensare di andare in piazza per questa cosa a lui sembra un’enormità.
Bondi a quel punto ha perso lo scirocco, rinfacciandogli il famoso endorsement del Corriere di tre anni fa e sostanzialmente sostenendo che fosse schierato e le sue opinioni frutto di pregiudizio.
Al che Paolo Mieli con calma olimpica ha ricordato a Bondi uno suo SMS, successivo a quei fatti, in cui Bondi si complimentava col direttore per aver fatto un editoriale critico e polemico con Prodi e il suo governo: “vede signor ministro, questa è la stampa libera, a volte di una cosa dice bene a volte ne dice male”.