Dea è salva. Cinque giorni hanno impiegato gli uomini del gruppo speleologico del Soccorso Alpino per liberare un segugio-maremmano di tre anni che da mercoledì scorso era intrappolato dentro una buca, in un terreno boschivo di Campochiesa, vicino ad Albenga (foto Silvio Fasano)
via Foto Intrappolata 5 giorni, liberata la cagnetta Dea – 1 di 10 – Genova – Repubblica.it.
So che gli animalisti mi odieranno, ma lo voglio dire lo stesso. Di questa storia della cagnetta caduta nel fosso ne ha parlato diffusamente il TG3 regionale della Liguria. 20 uomini, 5 giorni di lavoro ininterrotto, mezzi di escavazione, financo dell’esplosivo. Ma quanto è costato tutto questo? C’e’ gente che non riesce a mettere assieme il pranzo con la cena e la collettività si deve accollare dei costi esorbitanti per tirare fuori un cane da un buco? Bah.
Per me sono più sprecati quelli che diamo ad almeno metà dei nostri parlamentari.
Questi sono sprecati tanto quanto. Se un cane finisce in un fosso e non c’e’ modo di tirarlo fuori salvo sventrare una collina, gli spari un colpo e lo lasci morire serenamente. Oppure il padrone, se se lo può permettere, paga di tasca prorpia uomini e mezzi per cavare il cane dal guaio in cui s’e’ cacciato. Che la collettività debba spendere decine e decine di migliaia di euro per una cagnetta imprudente che cade in un buco, considerando che sono tempi in cui si fa fatica a trovare i soldi per assistere vecchi e malati, mi sembra qualcosa molto al di la del bene e del male.