Chi mi segue sul blog sa che da giugno dell’anno scorso provo invano ad avere una linea ADSL a casa, con numerosissimi tentativi andati a vuoto.
Il problema è tanto semplice quanto (evidentemente) difficile da risolvere. Prima di essere casa mia quella dove abito era una caserma dei vigili urbani in cui arrivava un 30 coppie. Quando la caserma è stata restaurata e convertita all’uso abitativo questa treccia di fili è stata sradicata e la casa è rimasta senza rete telefonica. Ora il problema è che Telecom non riesce a trovare un buon punto (o non so io che altro) da dove far partire sto benedetto filo di rame da far arrivare a casa mia e quindi c’e’ in corso un’attività che in gergo tecnico loro chiamano “estensione di rete” per la quale dovrebbero far mettere un cassetto proprio sulla facciata di casa mia. Io sono rassegnato all’idea che sia un lavoro che richieda tempi biblici per la sua messa in opera e quindi aspetto con pazienza.
La cosa sconcertante però è che nel frattempo la mia richiesta di fibra verso Telecom è giacente e quindi ogni (circa) mese qualche operatore si prende in carico la mia attivazione e mi telefona per fissare un appuntamento. Tetragono a qualunque tentativo di spiegargli che non essendoci la rete è del tutto inutile che mandi qualcuno, insiste per fissare l’appuntamento, essendoci come unica altra opzione la mia rinuncia che però (temo) fermerebbe tutta la messa in opera del resto dell’ambaradan. Nota a margine, la Telecom non manda persone sue, ma un service, quindi gente pagata a gettone ogni volta che muove il furgone, arrivano due tecnici, quindi presumo che l’operazione non sia precisamente economica. In ogni caso mi chiama Telecom e mi fissa un appuntamento. Dopodiché chiama questo service, che me ne fissa un altro. Anche a quelli del service provo a spiegare telefonicamente la trafila, ma il loro interesse immagino sia mandare fuori i tecnici in ogni caso, perché almeno fatturano l’intervento a Telecom, e per il resto sticazzi, come dicono a Roma. Quindi stamattina, per la decima o undicesima volta ho atteso questi due gentili signori che sono venuti per constatare che “manca rete” e quindi dichiarare un “rinvio”. Stamattina il signore che è venuto era molto risoluto e faceva parte della categoria “ci penso io, lei stia tranquillo” di cui ne ho visto almeno un altro paio. Poi ci sono quelli sconsolati e fatalisti, quelli incazzosi e quelli imbarazzati.
In ogni caso io ho perso l’ennesima mattina per non cavare un ragno dal buco. E, incredibile dictu, da un anno non riesco ad avere una cazzo di ADSL nel centro di Genova. Per altro non posso nemmeno lamentarmi dell’ignavia della Telecom, perché loro questa linea me la vogliono davvero portare e si impegnano con ogni mezzo. Peccato lo facciano nella disorganizzazione più micidiale, davvero al limite dell’incredibile.