La carta per fasciare il pesce che costa un euro in edicola, volendo anticipare la puzza del giorno dopo, ha iniziato una campagna di puro terrore su Stato Islamico, scafisti, terroristi e compagnia, mettendo insieme balle astronomiche, fandonie, idiozie e populismi vari.
E’ ovviamente, tristemente, solamente, campagna elettorale. Leggo e sento in giro di interessi petroliferi o di gruppi di pressione, dell’Eni che vorrebbe un’occupazione militare della Libia (come se per altro, viste le nostre misere forze militari, fosse possibile, oltre che auspicabile). Niente di tutto questo.
Basta ricordarsi alle elezioni del 2006, quelle della vittoria di Prodi sul filo di lana, che per un mese le aperture dei TG di Mediaset erano incentrate su cronaca nera e in particolare sulle rapine in villa da parte di bande di slavi. O su quanto abbia inciso l’omicidio Reggiani nella campagna al Campidoglio di Alemanno.
Ci fu un periodo in cui Giuliano Ferrara, che è ateo e non si è mai filato di pezza le questioni eticamente sensibili, fece una campagna a tamburo battente su aborto e unioni civili, tentando di riproporre quello che i Repubblicani americani hanno nei teocon. Una pericolosissima saldatura fra conservatori religiosi e quelli politici.
In realtà a questa gente dei barconi, dei clandestini, degli aborti e dei gay non interessa davvero qualcosa, a loro interessano solo i voti che portano.
Se ci pensate in tutti gli attentati in occidente da parte di islamici pazzi in nessun caso si trattava di immigrati clandestini, ma di cittadini francesi, statunitensi (addirittura un ufficiale dell’esercito americano), inglesi o comunque, come l’undici settembre, di stranieri regolarmente entrati sul suolo patrio (al punto da frequentare corsi di volo).
E questo anche solo per un ovvio motivo, la logistica per preparare un attentato, le case, le automobili, i telefoni cellulari, sono molto più difficili da procurarsi se si vive in clandestinità, rispetto ad avere una facciata rispettabile e un lavoro onesto (o comunque essere membri di famiglie integrate ed inserite).
Per cui, anche facendo finta che siano giornali di parte ma in qualche misura in buona fede, è del tutto evidente che la loro presa di posizione è completamente strumentale a fini elettoralistici (del resto se il padrone del vapore finisce in galera i loro stipendi sono grandemente a rischio, quindi si capisce che qualunque arma, pur raccattare qualche votarello, è ammessa).
Non serve che ti dica che gli elettori abboccheranno di nuovo, vero?
Magari un po’ meno dell’altra volta, ma abboccheranno.