Come probabilmente sapete è iniziata l’ostensione della “Sacra Sindone” di Torino, uno dei numerosissimi lenzuoli che hanno la pretesa di essere l’unico e autentico sudario di Cristo.
Lascio al più dotto professor Odifreddi l’accurata spiegazione sul perché questa reliquia sia, senza ombra di dubbio, un falso.
Io provo a dare una spiegazione più sintetica che riguarda il mio modo di ragionare per tutto, non solo per le cose presuntamente soprannaturali. Esiste un principio metodologico che si chiama Rasoio di Occam. Il rasoio di Occam stabilisce il principio che se per un fenomeno, un evento o una scoperta esiste una spiegazione semplice questa tende ad essere praticamente sempre quella vera. Ora nel caso della Sindone di Torino parliamo di un lenzuolo del quale non si ha notizia alcuna prima del 1300. Non un testo, uno scritto, una epistola o disegno che la raffiguri o ne parli. Improvvisamente (e in un contesto storico in cui andare in Terra Santa e tornare senza una reliquia era un’onta e un disonore) nel medioevo questo reperto compare, fra l’aperto scetticismo di cardinali e pontefici coevi. A fine anni ’80 questo reperto viene sottoposto alla datazione al radiocarbonio, vale a dire il sistema più preciso conosciuto per datare un reperto e che viene usato in tutti gli ambiti possibili della scienza. Il responso è unanime e incontrovertibile: è un reperto del 1300.
Ora dunque, tralasciando ogni altra possibile valutazione, è più probabile che un lenzuolo di cui non si sa nulla fino al 1300 e che datato al radiocarbonio risulta essere del 1300 sia in effetti del 1300 oppure che ci sia stato qualche fenomeno atomico soprannaturale all’atto della resurrezione di Cristo che abbia per pura coincidenza fatto coincidere la data rilevata con il C14 con quella del ritrovamento?
A me sembra tanto ovvio da essere quasi offensivo porre la domanda, ma mi rendo conto che non per tutti è facile mettere in dubbio cose che ci rovesciano nella testa fin da piccolissimi.
Per molte persone la mentalità è di fatto rimasta quella della civiltà contadina: nel villaggio esistono solo due autorità, il parroco e il dottore. E quando dicono cose diverse, ha ragione il parroco.