Io rispetto molto la decisione dei parlamentari del M5S di lasciare il Movimento a causa della gestione che, anche da fuori, appare poco democratica e spesso dilettantesca. Non di meno però ricordo che questi tizi erano (e in gran parte sono) dei perfetti sconosciuti ai più, salvo al loro condominio, che hanno un seggio al Parlamento solo ed esclusivamente grazie al Movimento. Non esiste uno solo di loro che abbia il minimo radicamento col territorio o che abbia portato mezzo voto ai 5 Stelle, anzi, proprio il fatto di essere presi fra “laggente” ne è stato un tratto distintivo. Ora quindi la coerenza vorrebbe che quello stesso seggio, ottenuto grazie al Movimento, se non se ne condividono più linea e pensiero, venisse lasciato libero per chi invece lo fa ancora. Il cambio di casacca fatto per opportunismo è esecrabile, fatto per libertà di pensiero invece certamente no. Ma anche nel secondo caso bisogna farsi carico delle conseguenze. Tutte.