Questo, che sembra un aforisma di Catalano, è invece di un altro Massimo, D’Alema, intervistato sabato sera da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.
E’ arrivata in risposta alle domande dei “telespettatori” lasciate sul sito del programma, che chiedevano “non è meglio perdere da soli che vincere con l’UDC?”. Il buon D’Alema, con la solita indiscutibile arguzia e finezza retorica ha risposto: “se mi chiedono se è meglio perdere che vincere – che smussati gli angoli questa è la domanda – io rispondo: No! E’ meglio vincere.”
Ecco caro Massimo, pur essendo d’accordo con te sul fatto che sia meglio vicnere che perdere, io vorrei vincere e anche giocare pulito. Anche la Juventus di Moggi vinceva, ma le sue vittorie avevano il verme. Ora, non si può fare di tutta l’erba un fascio, non si può certo dire che nella sua interezza l’UDC sia un partito di mascalzoni.
Ma avere a che fare con Cuffaro, con Mannino, rispetto alle loro questioni etiche se non addirittura penali, avere a che fare con Buttiglione, dopo che già faccio fatica a sopportare la Binetti, direi che è davvero troppo.
Così come trovo insopportabile l’idea che in Sicilia si appoggi una giunta dove ci sono Lombardo e Miccichè, ma sull’altare del federalismo lascio che la scelta sia “locale”, così come mi nausea l’idea che, per veder vincere Burlando qui da me, dovrò mandare in giunta regionale degli udicini grazie al mio voto, non posso in nessun modo concepire che l’accordo con l’UDC possa diventare un accordo su scala nazionale.
Perchè non concepisco le loro posizioni supine rispetto al Vaticano, perchè hanno difeso Totò Cuffaro anche di fronte ad evidenze che non potevano passare inosservate, per il semplice fatto che in Sicilia è una macchina da voti fenomenale, che Buttiglione è uno dei maggiori fautori delle leggi da teocrazia islamica sulla fecondazione assistita nonchè uno degli oppositori più feroci delle leggi sulle coppie di fatto e altre questioni del genere.
Questa è gente con cui non voglio governare, avere Mastella al governo pensavo e speravo fosse già stato abbastanza ma a quanto pare, l’esperienza non è maestra di vita.
A me non basta vincere e sedere sulle poltrone, visto che su quelle poltrone ti ci vai a sedere tu. Io vorrei vincere per cambiare questo paese. E, dovessi dire, farlo con Cuffaro, Buttiglione & C., credo sia più difficile che farlo col pur pessimo Mastella.
Eventus docet.