Già John Kerry ci ha lasciato le piume, non ostanti il gradimento nei sondaggi e la pessima reputazione dell’amministrazione Bush, quando a S.Francisco vennero celebrati i primi matrimoni omosessuali e mentre JK fu costretto a barcamenarsi fra un “non sono d’accordo” e un “sosteniamo la famiglia tradizionale”, Bush e i repubblicani partirono lancia in resta, convogliando sul texano gli 80 milioni di voti Teocon, anti-islamici e contro “the shame-sex marriage”.
Ora c’e’ in ballo un’altra votazione decisiva, quella per mettere fuori legge i matrimoni gay in California, che si terrà proprio il 4 di Novembre.
Conto i minuti che mancano a quando i Repubblicani partiranno all’attacco su questo fronte. Speriamo che almeno Obama sappia districarsi meglio del suo predecessore. Anche se non sarà facile.