Leggo che farà molto scalpore il fatto che il Papa, come qualunque altro turista del Mondo, una volta arrivato in Bolivia a 4000 metri di altitudine, berrà un mate de coca, un infuso amarognolo, simile nel colore alla camomilla, che contrasta gli effetti dell’altitudine (in virtù del fatto che dovrebbe essere un blando vasodilatatore, secondo una plurisecolare consuetudine degli abitanti di quei luoghi).
Anche io e mia moglie, in viaggio di nozze, arrivati a Cusco, siamo stati accolti in aeroporto dalla bevanda calda, che serve ad impedire che la gente svenga per l’improvvisa carenza di ossigeno. Garantisco che i primi giorni a quelle altitudini mettono decisamente ko.
Nonostante il complemento oggetto “de coca”, che indica che il mate sia fatto con un’infusione di quelle foglie, non ha alcuna proprietà stupefacente. Per estrarre la cocaina dalle foglie di coca occorre un processo, semplice e alla portata di tutti, che però non è l’infusione in acqua calda. Ci raccontavano in Perù che uno dei sistemi caserecci per estrarre dello stupefacente dalla foglia è quello di masticare le foglie di coca con in bocca una pallina di carboncino ottenuto dalla combustione dei rami della pianta di coca (io onestamente non ho nemmeno idea se sia vero ed efficace o solo una credenza popolare).
Per altro in quelle zone delle Ande esiste un movimento che contrasta frontalmente l’associazione automatica coca-droga, con tanto di t-shirt e adesivi “la hoja de coca no es droga” che sono diffusi più o meno come dalle nostre parti i vari “shit appens” “i love [una città]” e “keep calm e [qualcosa”].
A corollario di questo aggiungo che durante la mia permanenza sulle Ande sia io che mia moglie abbiamo bevuto praticamente solo mate e ci è piaciuto talmente tanto che ce ne siamo portati alcune scatole a casa, confezionato in bustine identiche a quelle del the, senza avere nessuna difficoltà all’aeroporto di Lima, dove pure ci sono più cani antidroga che banchi check-in.
Quindi tutto questo can-can su Bergoglio che si berrà il mate de coca in Bolivia, come se questo in qualche modo volesse sdoganare l’uso di droghe o chissà che altro retropensiero, è destituito di qualunque fondamento. Ripeto, non è che ci voglia tanto più per saperlo che essere andati sulle Ande in viaggio di nozze.
sul sito BBC dicevano che Bergoglio aveva chiesto di *masticare* le foglie di coca 🙂 (poi non so se la cosa cambi in pratica, intendiamoci)
Appunto, nulla. La cocaina contenuta nelle foglie è in percentuale irrisoria e causa effetti sulla salute sul lunghissimo periodo e nessun effetto stupefacente ne nell’immediato ne in nessun altro modo.
Comunque sono abbastanza sicuro che berrà mate (uno come minimo).