Adesso che la storica saldatura fra il centrodestra e l’elettorato cattolico iniziava a scricchiolare, seppur sempre ben alimentata dalla CEI ben contenta di avere dei fidi scudieri in parlamento pronti a riversare fiumi di denaro nelle proprie casse, fra esenzioni fiscali, dazioni alla scuola privata e assenza assoluta di alternativa pubblica all’otto per mille per non ledere nemmeno di poco la formula (vergognosa) della ripartizione del non assegnato, le truppe cammellate di “papi” Silvio hanno preparato una controffensiva coi controcazzi.
Prima la moratoria sull’aborto, per mano del più berlusconiano degli udiccini, quel Rocco Buttiglione mandato a fare il commissario europeo, poi trombato, per sopire le vene da Masaniello di “harry potter” Follini. Per altro un diffuso flauto vocis parlamentare annuncia che per puntellare il governo che sembra sempre meno solido l’UDC potrebbe tornare all’ovile con Casini agli esteri. Ora la legge sul cosiddetto testamento biologico, che imporrà a medici e paramedici di infilare a chiunque di noi, volente o nolente, dei tubi in gola per mangiare e bere obtorto collo.
Sono più che sicuro che con questo scacco del barbiere la CEI tornerà allineata e coperta, come quando tranciava di netto le critiche della rivista paolina “Famiglia Cristiana” al governo, tacitando il direttore con un perentorio: “sono suoi pareri personali”.
Ha provato a stare in silenzio la CEI, Bagnasco ha balbettato qualche timido appello al decoro nei comportamenti e solo dopo esserne stato sollecitato dalle domande. Poi però è arrivato il diluvio dell’indignazione, dei cattolici veri, quelli che non hanno bisogno di far quadrare i conti delle curie e che ritengono che un 73enne che si intrattiene con delle giovani donne in cambio di lusso, carriera nello spettacolo o nella politica e favoretti personali, sia una vergogna per se e per la nazione che rappresenta.
Di certo, dopo questa legge, che passerà alla velocità della luce e a maggioranza blindatissima, la CEI tornerà di buon ordine a non disturbare il manovratore. E a mettere “grano” in cascina.