Io per età anagrafica sono un figlio degli anni ’80. Ero un ragazzino quando c’erano in giro i vari Mad Max di Mel Gibson, quando al cinema e nella cultura in generale si prestava molta attenzione a ipotizzare apocalittici scenari post atomici. Quello che poi negli anni ’90 e ’00 si è riversato nell’ambientalismo e nell’ipotesi di un futuro con la Terra martoriata non da conflitti nucleari ma dall’insipienza dei più evoluti dei suoi abitanti.
Nel quarto capitolo (che ho visto ieri sera) per fedeltà agli originali, si è mantenuta la poco credibile ipotesi di cataclisma nucleare. Forse, se si fosse fatto un “reboot” anche nelle intenzioni, oltre che nei fatti, piuttosto che un “sequel” si sarebbe potuta anche cambiare la genesi del mondo perduto in cui si ambienta il film, per renderla un pochino più attuale. Non di meno non ci si sofferma che per poche parole all’inizio. Il Max nuova versione è un po’ diverso da quello interpretato da Gibson, anche in questo caso si aggiorna il maschio televisivo agli stereotipi più contemporanei. Taciturno, dubbioso, eroso dai sensi di colpa.
Quasi paradossale che sia l’unico uomo con un ruolo positivo, pur con qualche ombra, anche se un altro uomo del film avrà occasione di redenzione, ma non lo svelo per non spoilerare.
Molte invece sono le donne ad avere un ruolo centrale e quasi interamente positivo. Le “molte madri” eroine e custodi di un passato in cui è riposta speranza, nei non troppo metaforici “semi” visto il ruolo di “procreatrici” e produttrici di latte a cui vengono soggiogate dal pazzo di turno.
Charlize Theron è di una bellezza che spacca il cuore, anche con i capelli rasati, la faccia sporca di grasso ed un arto monco.
Per il resto film di azione in cui si vede che molto è fatto da stuntman e non da effetti speciali, dove tutto è molto “verosimile” e non ci sono uomini che si sollevano con un braccio solo dopo aver preso una pallottola in una spalla e altre cose da action movie di questo tenore. Il tutto pur in un’ambientazione fantastica e inverosimile per definizione.
E poi è un florilegio di Rat Cars di ogni foggia, muscle cars arrugginite e corse a perdifiato nei paesaggi desertici.
Complessivamente mi è molto piaciuto, addirittura più degli originali. Ripeto, avrei forse evitato che fosse un sequel ma una rivisitazione completa di quel tema, ci sarebbe stato spazio per una nuova trilogia (e chissà…)
Update: Dimenticavo: pur essendo un film gotico, scorbutico, cattivo, pieno di sangue ed esplosioni, per l’intera pellicola non si sente dire una parolaccia che sia una, ne si vede mezza scena di sesso e quel poco di pelle femminile è assai meno di quello che mostra qualunque pubblicità di intimo in fascia protetta. Perfino la nudità di Megan Gale è ripresa ad una distanza tale da non riuscire a distinguere nitidamente il seno o il pube. Nessuna scorciatoia.
Update 2: Mia moglie mi ha rivolto le sue doglianze perché non è stata menzionata nella recensione, avendo lei stoicamente resistito sveglia tutto il film ed avendo acconsentito di accompagnarmi. A lei il film non è piaciuto, ma non voglio rovinare tutto dicendo cosa penso dei suoi gusti cinematografici, ora che ho rimediato ringraziandola.
Quindi non si può vedere senza aver visto i primi tre? 🙂
Certo, anzi. Non c’entra proprio niente con gli originali dal punto di vista della trama, sono ricorrenti solo gli scenari e Mad Max, che però è un personaggio molto diverso da quello di Gibson.
Per questo avrei optato per un reboot se non addirittura per un remake.
Non ringiovanirti, ragazzi’.
Figlio degli anni ’80 un corno… tu sei nato nei ’70… e neanche alla fine dei ’70… 😉
Si, non volevo barare sull’età anagrafica come le signore di mezza età 🙂 Intendevo figlio “culturale” 🙂 Chi legge il blog sa quanti anni ho con una certa precisione 🙂