Io vorrei solo che non ci si affrettasse a dare giudizi su qualcosa di completamente nuovo, dall’esito totalmente incerto, trattandosi di un unicum, senza precedenti. Di un terreno completamente inesplorato.
Il fermento dei mercati di questi giorni e il crollo della sterlina sono dettati dall’incertezza, non certo dal fatto che i mercati stiano scommettendo su una recessione del Regno Unito o su un crollo dell’economia. Ci saranno settori avvantaggiati, altri svantaggiati e tutto dipenderà dai nuovi accordi che verranno ratificati. Che, per l’appunto, essendo accordi non potranno essere dei capestri per nessuna delle parti in gioco.
Nessuno può prevedere quel che accadrà, perchè le variabili sono troppe. Potrebbe darsi che la Scozia usi il potere di veto e blocchi l’uscita, o che addirittura Scozia e Irlanda scelgano di uscire dal Regno Unito per entrare in Europa da sole. Addirittura potrebbe anche darsi che nessuno vinca le elezioni anticipate in modo chiaro e non si trovi una maggioranza che invochi il famigerato articolo 50.
Fare previsioni è del tutto aleatorio e inutile.