Ieri sera a Ballarò Bocchino era più agguerito di Travaglio, ha ripescato dagli armadi più profondi degli scheletri tipo i 6 mila miliardi di debiti di Silvio e le 64 società off shore di cui parlava ieri D’Avanzo su Repubblica. Bondi era più livido e inviperito del solito (secondo me sta subondorando la fine dell’impero e sta già progettando come ricollocarsi), di fianco una serafica, educata, quasi impassibile Serracchiani. Uno specchio fedele dei loro partiti.