Lavorare in una grande multinazionale ha pro e contro, come quasi tutto il resto. Uno dei pro è che in qualche modo vedi colare nel tuo lavoro di tutti i giorni cose che normalmente sembrano solo astratti problemi altrui che vedi al tg.
Oggi abbiamo fatto una riunione per la fine dell’anno fiscale e l’inzio del nuovo, in cui sono venuti fuori un po’ di numeri sull’andamento dell’azienda.
In particolare si sono visti sui numeri gli effetti della crisi, in particolare provenienti da oltreoceano.
L’orizzonte sembra un po’ più sereno in considerazione del fatto che ci sono due locomotive che tirano in particolare, la Germania e la Cina.
Certamente la Cina è un caso un po’ particolare, anche per ragioni storiche e sociopolitiche.
Invece la Germania è l’esempio di come la buona politica, l’etica diffusa e la laboriostià media dei cittadini lavoratori producano risultati eclatanti. E si sta parlando di una nazione con un welfare pazzesco, un carico fiscale elevatissimo e un costo del lavoro altrettanto elevato, a fronte di retribuzioni medie che sono un terzo superiori alle nostre, a fronte di un costo della vita (case, utenze, alimentari…) in media inferiore che nelle grandi città italiane.
Insomma a vedere come se la passano i colleghi tedeschi e percepire dalle loro parole l’aria che respirano, stando in testa al treno sulla loro “locomotiva” mi sono sentito più che in altre circostanze in un malandato carro bestiame, a partire dal fatto che non mancano i cornuti e le vacche.
“la buona politica, l’etica diffusa e la laboriostià media dei cittadini lavoratori”
Layos, io in Germania ci vivo e ci lavoro da metà degli anni ’90. E da qualche anno lavoro in una piccola azienduccia chiamata Siemens… quindi qualcosa ne so.
E le parole del tuo messaggio che ho citato all’inizio del mio commento mi hanno fatto cadere dalla sedia. Perché significano una delle due seguenti cose:
1) i tuoi colleghi tedeschi ti hanno preso ben bene per il culo;
2) io credo di vivere e lavorare in Germania, ma invece vivo e lavoro in tutt’altro posto.
Che la Germania sia in ripresa e che sia una locomotiva è indubitabile, ma i motivi sono altri, non quelli di cui sopra:
1) il welfare stesso è causa della ricchezza prima e della ripresa ora, non conseguenza;
2) l’ossatura dell’economia è fatta dalla GRANDE industria (e in particolare da quella pesante!) e non dalla PICCOLA e MEDIA (in tempi di crisi la grande industria si ritrae, quella piccola e media sparisce);
3) il peso della finanza è sì enorme ma – rispetto all’Italia – ridotto proporzionalmente rispetto a quello dell’industria;
4) in Germania c’è la cultura del lumgo termine e non quella del breve termine (e questo sia tra i ladri che tra gli onesti).
Le tre cose che ho copiato dal tuo testo, in Germania non le vedi neanche col lanternino, anche se i tedeschi si autosuggestionano volentieri con esse.
Saluti,
Mauro.
Mauro, io anche lavoro per un’azienda tedesca, in Germania non ci vivo, ma ci vengo spesso, e, a differenza tua, posso fare delle comparazioni.
Io non è che dico che in assoluto in Germania ci sia l’etica e la buona politica. Dico che, rispetto all’Italia, c’e’ una politica migliore e un’etica diversa.
Per esempio Khol, per quella che in Italia sarebbe considerata una facezia, pur essendo uno dei giganti della politica del ‘900, è stato estromesso dalla politica in un battibaleno.Da noi uno sospettato di essere camorrista ottiene che vengano negate ai giudici le intercettazioni telefonche che potrebbero confermare queste accuse. La differenza la capisci da te.
Per quanto riguarda l’etica diffusa, se io vado da un medico in germania e gli faccio l’occhietto per chiedergli 3-4 giorni di mutua tanto per stare a casa coi figli, mi denuncia un minuto dopo. Qui da noi non ti dico che è la regola, perchè odio generalizzare, ma insomma.
E potrei farti altri 10 milioni di esempi.
Sul fatto che in Germania il peso della finanza sia ridotti rispetto all’Italia, non so dove tu abbia preso questi numeri, ma in Italia non esistendo di fatto grande industria ma solo tanta PMI che certamente è poco orientata alla eccessiva finanziarizzazione del business, siamo il paese del g8 meno finanziarizzato in assoluto (questo lo dice qualunque studio internazionale).
Poi come sempre un sistema paese è difficile spiegarlo e generalizzarlo in poche righe. Ci sono tanti motivi per cui l’economia va bene e non solo quelli che ho detto.
Mi ero focalizzato su salari e welfare tanto per sottolineare quanto sia falso e pretestuoso il discorso che viene fatto qui da noi che dobbiamo ribassare i salari e che le industrie scappano per il costo del lavoro (che in Germania è più alto) e per il fatto che per lanciare l’economia ci vogliano poche tasse e poco welfare. In Germania ci sono tante tasse e tanto welfare e (per questo o nonostante questo a seconda dei punti di vista) l’economia va come un treno.
Anche io sono d’accordo che il welfare sia un motore economico. Certamente la germania dimostra che non è un ostacolo,